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86 tevano fra le due contrarie fazioni, riempirono questt Provincie d* uccisioni, d’incendj e rapine, spiegando la lor crudeltà ancora verso coloro co^ quali si erano collegati (i). I Principi Longobardi renduti accorti del loro errore, né potendosi liberare per altro modo dagV infesti Saraceni, chiamarono in soccorso Tlmperador Ludovico Ef, che giovaiie ancora era succeduto nel regno Italico, dopo la morte di Lotario suo padre. Ludovico venuto con una potente armata in Benevento ) poiché ebbe in poter suo i Saraceni, che si erano chiusi in quella Città, feceli porre a morte insieme coi loro Principe Massar neirSSo^ ed indusse Siconolfo e Radelchi a trattar la pace dopo un accanita guerra di die* ci anni (2). A riserba di Siponto e di Benevento, tutte le altre città di Radelchi furono a Siconolfo soggettate. Fu poi convenuto, che il Principato di Benevento si dividesse egualmente, e rimanendo Radelchi in Benevento, Siconolfo co’ Castaldati che gli vennero ceduti fusse Prinpe di Salerno ^ qual Principato passasse a colui che Siconolfo venuto a morte avesse poi nominato. Per rendere durevole la pace, dovean Siconolfo e Radelchi con le loro armi discacciare i Saraceni daMoro dominj(3): «H (1) Anonym. Salem, cap. 74. Erchcmp. num. i6. Ignot. Cassili. List. num. 8. Pcregrin. hist. Princ. Long. Cronic. Cavcnse ad an. 841. (a) Erchemp. n. ig, Cron. Cavens. ad an. 85o. Cronic. Cassio, lib. I. cap. 29. (3) Capitulare Radelchis Princ. Benev. an. 85i. apud Peregrìn. liist. Princ. Loogob. to. III. 11 Baronio ed altri segnano la divisione de* due principali nell’an. 85i. Il Muratori nel 848, Il Pellei;rino nel 85o.