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introduzione 57

blica. Dirigevano l’ufficio del Censo, regolavano le imposizioni, e gli appalti delle pubbliche rendite; amministravano il demanio, ed allogavano a cottimo i lavori e le costruzioni, richiesti dai bisogni dello Stato. Questa Magistratura durava diciotto mesi e si rimuoveva ogni cinque anni, nè poteva essere esercitata da un cittadino più di una volta in sua vita. Sindacava rigorosamente i costumi e le azioni di tutti: ed a suo libito, taluno premiava inalzandolo, tal altro abbassando puniva; avvegnachè i Censori, come rettori del Censo, potessero far mutare ai cittadini, classe, centuria, o tribù, degradare i Senatori ed i Cavalieri, sospendere in qualunque cittadino l’esercizio dei Diritti Politici, escludendolo dal Censo, e collocandolo fra gli Ærarii. Di quì la reverenza ed il rispetto con cui si proseguiva questo uffizio, che si deferiva ai consolari più illustri.

§. 87. d) Gli Edili Curuli furono due Magistrati, che i Patrizj vollero creati per la classe loro, a somiglianza degli Edili Plebei, ma che furono rivestiti di attribuzioni più elevate. Gli Edili Plebei erano in origine incaricati della Polizia sotto la direzione dei Tribuni; istituiti gli Edili Curuli, a quei primi rimasero funzioni subalterne, come la sorveglianza dei mercati, della nettezza delle vie, dell’esattezza nei pesi e nelle misure; e questi ultimi ebbero invece l’alta Polizìa; quindi ebbero a sopravvedere al mantenimento delle Strade, dei ponti, dei templi e degli anfiteatri, allo approvigionamento della città; ai giuocchi pubblici, all’uso legale dei campi e dei pascoli pubblici, al rispetto pel culto dello Stato, alla punizione degli avvelenatori degli Stregoni, Usuraj ec. In cotali ingerenze avevano una giurisdizione loro propria. Queste due Classi di Edili si confusero con l’andar del tempo, ma non sappiamo come, nè perchè.

§. 88 e) I Questori erano i Depositarj e Custodi del Tesoro. Due in origine, il loro numero venne raddoppiato (335) quando i Plebei furono ammessi a quest’uffizio; ed allora due furono urbani, e due militari. Questi ultimi accompagnavano i Consoli al campo in qualità di Commissarj. Silla portò il numero dei Questori a venti, Giulio Cesare a quaranta. Tali Questori del Tesoro furono una Magistratura ben diversa dai Que-