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136 introduzione


§. 196. Basilio il Macedone nel prendere le redini dello Stato, volle fare per i suoi tempi, quello che Giustiniano aveva fatto quasi 3 secoli innanzi pei proprj; e però nell’anno 876 nominò una Commissione che doveva redigere in lingua Greca un Codice Generale, il quale senza trascurare la Legislazione precedente fosse adattato ai bisogni della epoca. E mentre la Commissione lavorava a quest’opera, pubblicò una specie di Manuale per l’insegnamento, ad imitazione delle Istituzioni di Giustiniano, e composto di 40 Titoli. Poco prima di morire ordinò una Revisione di quel suo Prochiron, ma essa non ci è che imperfettamente conosciuta.

§. 297. Basilio essendo morto prima che fosse compiuta la sua grande opera, della quale aveva incaricato la Commissione sopra ricordata, suo figlio Leone il Filosofo fece ultimarla, e la pubblicò nell’anno 887, sotto il nome di Basiliche in onore del proprio padre Basilio, che ne aveva concepito l’idea, e fatto imprenderne l’esecuzione. Costantino Profirogenito 60 anni dopo pubblicò una nuova edizione dei libri Basilici, riveduta e corretta; quest’opera era divisa in 60 libri, dei quali completi nè abbiamo soli 36. La migliore edizione, che ne sia stata fatta è quella dell’Heimbach (Lipsia 1833 e seg.). Nei Basilici è sparita la distinzione fra Istituzioni, Pandette, Codice e Novelle, queste diverse fonti vi sono confuse insieme, ed i principj giuridici ricavati indistintamente da esse tutte, sono riuniti sotto le stesse rubriche, e perfino confusi con regole e definizioni puramente dommatiche. Il Diritto Romano vi è modificato, per adattarlo ai bisogni ed alle idee del tempo. A questi libri Basilici furono poco dopo aggiunti degli scolj, ossia osservazioni al testo, tratti dalle antiche parafrasi delle opere di Giustiniano.

§. 198. Leone pubblicò anche una Collezione di sue Novelle, che nel numero di 113, tennero dietro ai Basilici. Molte opere produsse la letteratura giuridica Bisantina, e specialmente manuali e compendii, collezioni di regole di Diritto, e, confronti delle disposizioni contenute nei Basilici. Anche dopo la distruzione dell’Impero Greco, i libri Basilici rimasero come