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124 | introduzione |
che pare di poco posteriore al 506, fu composto di 154 Capitoli, i quali contengono frammenti presi dalle Receptæ Sententiæ di Paolo, dai Codici Gregoriano, Ermageniano, Teodosiano, e dalle Novelle posteriori a Teodosio. Il Diritto Romano è in queste lavoro legislativo molto alterato, e nella forma e nella sostanza, attalchè non è sempre facilmente riconoscibile.
2° Il Breviarium Alaricianum, è la lex Romana dei Visigoti, fatta compilare da Alarico II, per governare quei Romani, che abitavano una parte delle Gallie e della Spagna. Gojarico, Comes palatii, insieme, ad una commissione di Giureconsulti da lui presieduta, compose quest’opera, e poi la sottopose ad un comitato di Notabili, Vescovi e Laici, in posti eminenti, affinchè la discutessero e la approvassero. Una ordinanza (Commonitorium) del Re Alarico II, che si trova in fronte all’opera, contiene la Storia della sua compilazione. Nessuno esemplare di questo Breviarium poteva avere forza di legge, se non era munito della firma di Aniano, referendario particolare di Alarico, e per questo, da taluno fu chiamato Breviarium Aniani. Ma Aniano, nella sua sottoscrizione, lo denomina Codex de Theodosiani Legibus, atque Sententiis juris, vel diversis libris electum. Il Breviario di Alarico contiene
a) Un estratto del Codice Teodosiano, in 16 libri.
b) Le Novelle degli Imperatori Teodosio II, e suoi successori.
c) Le Istituzioni di Gajo mutilate e ridotte a due libri, nuovamente distese in un latino barbaro, quale era quello che si parlava allora nelle Gallie. Oggi dal volgo queste si chiamano brevemente Gajo Visigoto, in contrapposto al Gajo genuino scoperto a Verona.
d) Cinque libri delle Receptæ Sententiæ di Paolo; ugualmente mutilate, ma non alterate nella redazione.
e) Un estratto in 13 Titoli, del Codice Gregoriano, ed in 12 Titoli, dell’Ermogeniano.
f) Un piccolo frammento, che si crede essere estratto dal libro I. Responsorum di Papiniano. Tutte le parti di questa Compilazione; all’infuori delle Istituzioni di Gajo, sono arric-