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del mollusco e conoscono così se contiene o no le preziose produzioni. Quando trovano alcuna perla la pongono in serbo in un pezzetto di tela legata con filo, e conservano l’involto annodato ad un lembo della loro cintura o nel turbante. Quanto ai gusci della meleagrina, abbenchè non improprii a qualche uso industriale, sono gittati in mare. Non così l’animale, di cui si pone in salvo la parte più carnosa, cibo gradito agli Arabi, dopo che fu prosciugata al fuoco. I pezzetti di molluschi preparati in siffatta guisa sono infilzati in cordicelle di palma ed esposti all’aria ed al sole, affinchè si conservino lungamente.

Si crede da molti che la perla sia una produzione normale e frequente dell’ostrica, mentre invece la sua esistenza è un mero accidente che proviene da un morbo più o meno raro nel mollusco, determinato il più delle volte da minutissimi parassiti che infestano l’animale 1. La perla altro non è che secrezione madreperlacea sovrabbondante (talvolta lievemente modificata), concreta in piccole masse, invece di essere regolarmente disposta a strati nell’interno del guscio 2. In media, è d’uopo aprire 40 0 50 ostriche per trovare una sola perla, che sarà nella gran maggioranza dei casi di piccolissime dimensioni e di forma imperfetta. Nelle diverse località ed anche tra punti assai vicini varia di molto la copia delle perle, nonchè il volume e la forma loro, per cagioni ignote: si afferma che i banchi sono tanto più ricchi quanto maggiore è la profondità e la limpidezza dell’acqua, e che quelli coperti di fango o di melma somministrano perle di qualità inferiore.

L’ostrica perlifera del Mar Rosso, denominata dai pescatori bulbul, è specificamente distinta dalla vera madreperla, sadaf degli Arabi, che pur vive nello stesso mare. La prima 3 ha le valve sottili, di forma irregolarmente arrotondata, non misura in generale più di 6 a 7 centimetri di diametro ed è gregaria, occupando quasi ad esclusione di ogni altra specie grandi tratti di fondo; l’altra invece 4 è di forma più regolare, colle valve di

  1. Il compianto professore De Filippi pubblicò alcuni anni addietro interessanti osservazioni in proposto.
  2. Si sono trovate perle in parecchie specie di conchìglie. Ultimamente ne raccolsi a Massaua nelle arche, nei mitili, nei pettini, nelle tridacne.
  3. Meleagrina muricata, Reeve.
  4. Meleagrina margaritifera, Linneo.