Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/94

74 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

makiè, le cui dimensioni ben s’addicono a quelle del gigantesca volatile 1. È questo nido un cono tronco contesto di rami e ramoscelli secchi, alto mezzo metro, del diametro di circa un metro, sulla cui superficie vedonsi residui di molluschi marini e frammenti di spugne e di crostacei.

Il canale che mette in comunicazione la riva settentrionale dell’isola col lago interno, si direbbe, per la sua regolarità, scavato dall’uomo, anzichè opera della natura. Infatti ha direzione quasi rettilinea ed ampiezza costante di 20 a 30 metri per un tratto di forse un chilometro. Avendolo percorso tutto a nuoto, vi trovai una profondità variabile, non mai però minore di un metro, per cui sarebbe facilmente accessibile alle barche. Penetrai anche nel lago interno, il cui fondo è coperto di un tappeto d’alghe; ma non mi arrischiai ad allontanarmi dalla riva pel timore degli squali. Vi erano in gran copia pesci grandi e piccoli che facevano per ogni dove ribollir l’acqua guizzando, e bellissimi testacei (segnatamente cipree e strombi) di cui raccolsi numerosi esemplari.

Ritornando verso la rada per la via già calcata, mi soffermai a piè delle colline per esaminarne la struttura geologica, e verificai che sono costituite di un calcare cavernoso, tutto pieno di fossili, a strati un poco inclinati, della potenza complessiva di 30 a 40 metri, che io tengo in conto di pliocenico. Questa formazione emerge da un terreno più recente, il quale risulta di polipai e di arene fossilifere, disposte in letti orizzontali, riferibile evidentemente al periodo postpliocenico. Mentre nel bacino mediterraneo, e sopratutto in Italia, esiste un gran divario fra la fauna fossile pliocenica e la quaternaria (questa è quasi identica all’attuale; quella invece ne è differentissima), sulle rive del Golfo Arabico si osserverebbe all’opposto, se non è erronea la mia determinazione, analogia grandissima tra le reliquie organiche dei due periodi geologici 2.

Nel bel mezzo delle mie geologiche investigazioni sopravvenne il tramonto. Il cielo si accese per brevi istanti d’una vivida luce rossa, poi vermiglia, i cui riflessi spandevansi stranamente sui colli e sul mare; il disco sfolgorante del sole appariva di

  1. Dalla estremità della coda alla punta del becco la sua pelle misura 1 metro e 30 centimetri.
  2. Mi riserbo in altro scritto di sviluppare adeguatamente la mia tesi.