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il paese dei danakil.. 23

temente profonde por le maggiori navi; è ben riparala dai venti, e segnatamente da quelli di mezzogiorno e di sud-ovest che dominano in quella parte del Mar Rosso; l’aria vi è, a quanto pare, salubre e pura; il clima, comunque caldissimo, è sembrato a noi tutti più tollerabile di quello d’Aden, e d’altronde l’ombra dei ciuffì di palma dum e dei boschetti d’acacia mitiga sulle sue rive l’ardore del sole.

Vero si è che quando il mare è molto agitato, sebbene i bastimenti non abbiano a soffrirne, diventa difficile o pericoloso l’approdo delle barcaccie e delle lancio; ma questo difetto si può correggere colla formazione di una piccola gettata e colla costruzione di opportuni scali.

Di più l’acqua dolce è scarsa e poco buona nel territorio di Assab; peraltro, sarebbe cosa facile ottenerne in maggior copia e di miglior qualità praticando pozzi profondi e cisterne, secondo insegna l’esperienza. Sotto tale aspetto gli altri porti del Golfo Arabico che ho visitati, sono anche meno favoriti dalla natura. Infatti a Massaua, a Suakin e a Gedda l’acqua dolce si porta, con grave dispendio, dalla distanza di parecchie miglia, e in Aden si beve acqua marina distillala.

In alcune sue parti, e in ispecial modo nelle adiacenze dell’isola di Darmakié, la baia d’Assab è sparsa di secche madreporiche, condiziono codesta comune a tutti i porti, a tutte le rade dell’Eritreo, senza eccezione, alla quale però non si deve attribuire soverchia importanza, imperocchè i pericoli che ne derivano per la navigazione cesseranno appena i fianchi sommersi saranno esattamente determinali e indicati con acconci segnali.

Qual sistema sarebbe a tenersi per creare in Assab una stazione navale ed un emporio commerciale? Se tale domanda, mi venisse fatta, risponderei che siccome il nostro territorio africano si trova per posizione geografica, natura del suolo, clima, nelle condizioni di Aden, dovremmo imitare possibilmente ciò che gli Inglesi hanno fatto colà, con sì felice sucesso. Vorrei in primo luogo che si eseguissero in un punto acconcio della baia gli opportuni lavori per agevolare lo sbarco e l’imbarco delle merci e dei passeggieri, cioè un molo ed una banchina, e che si munisse il nuovo porto di un fanale e di segnali per indicare ai bastimenti la via da seguirsi per entrare ed uscire di