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partenza. 11



I.


Partenza. — Temporale in alto mare. — Al timone! al timone! — Le pere del prof. Sapeto. — Si appoggia nella baia di Mirabella. — Spinalunga ed il comandante dei cannoni. — Arrivo a Porto-Said e tragitto attraverso il canale di Suez. — Fermata a Kantara. — Stato presente del canale; suo avvenire. — L’Inghilterra profitta del nuovo bosforo più d’ogni altra nazione. — Cangiamento d’itinerario.


Poichè il mio viaggio fu combinato e deciso, mi diedi a tutt’uomo agli occorrenti preparativi, pei quali non mi erano concessi che sei giorni. Il 14 febbraio, tutto essendo pronto, Beccari ed io1 ci imbarcammo, nel porto di Genova, sul piroscafo Africa, della Società Rubattino, che stava apparecchiandosi a salpare.

Regnano a bordo la confusione, il viavai, il frastuono che sogliono precedere la partenza: qua facchini cacciano nelle stive le ultime palate di carbone, là marinai alzano l’ancora, od assicurano in coperta botti e balle. I viaggiatori abbracciano una volta ancora i loro cari, nel momento della separazione, ed il vapore impaziente che mugge e freme nelle caldaie copre le parole d’addio. Ma la voce del capitano s’è fatta sentire ed ogni rumore è cessato come per incanto. Ecco levate le scalette e scostati dal legno i burchielli de’ barcaiuoli. Sotto l’impulso dell’elice che ruota, già la gran mole si muove lenta lenta, poi più rapida; quinci corre spigliata tra la fitta delle navi, lasciando dietro di sè una lunga coda di fumo fuligginoso. Ben presto oltrepassiamo il molo e, salutata l’antica lanterna che torreggia superba sul suo piedestallo di macigno, entriamo nell’aperto mare, d’onde ci si affaccia lo splendido panorama della ligure metropoli accesa dai riflessi vermigli del tramonto.

  1. Antinori si trovava già in Egitto.