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82 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

massime invano mi studiavo di contrapporre il proverbio nostro meno ortodosso, ma più filosofico «Chi s’aiuta, Dio l’aiuta:» il buon nachuda non m’intendeva.

Frattanto il vento cessa come per incanto, si diradano le nubi e fra esse appare il benigno astro d’argento, al cui cospetto sembra placarsi il mare, come colui la cui collera cede alla vista dell’oggetto amato. Interamente svanite le ombre della notte paurosa, ci partimmo solleciti da quei paraggi inospitali, e, secondati dalla brezza mattutina, oltrepassammo ben presto i lidi di Dahal, dagli alti palmeti. Fatta quindi palese ai nostri occhi la grande alpe abissina, drizzammo la prora verso il Gadam, che si estolle superbo sul golfo d’Archiko, ed allo scorcio di quel giorno, felicemente approdammo a Massaua.