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Exiget, et Divam Divus nec morte relinquet.

E se così è, questi versi non potevano essere composti nel 1446; nel qual anno egli è certo ch'era Isotta sua concubina; mentre Polissena seconda moglie di Sigismondo, ch'era stata sposata nel 1441. non morì che nel 1449; come a suo luogo si è detto. Mio sentimento pertanto è che il Libro rappresentato nel rovescio di detta medaglia colla parola Elegiæ, o indichi alcun libro di Elegie composto da Isotta, giacchè è certo ch'ella era valorosa Poetessa, come consta dalle testimonianze di sopra riferite, o pure, s'è allusivo alla detta Raccolta di Poesia composte in lode di lei, e di Sigismondo, si abbia ciò ad intendere di una sola parte di esse, cioè di quelle, che potevano esser composte nel 1446; molte in fatti essendovene, che sembrano lavorate, mentr'era sua concubina, e massimamente quelle due Elegie, nella prima delle quali ISotta scrivendo a suo padre si difende, e si scusa de' suoi amori con Sigismondo; e suo padre nella seconda rispondendole cerca di persuaderla ad abbandonarli, come già di sopra riferito. Comunque sia, io credo che contemporaneo alle suddette medaglie sia pure il lavoro del Busto d'Isotta, che in marmo è presso di V.E.; il quale, se fu fatto lavorare da Sigismondo, com'è verisimile, ci somministra una