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Preudomme col titolo seguente: Trium Poetarum elegantissimoru, Porcellii, Basinii, et Trebanii Opuscula nunc primum in lucem edita. Parisiis apud Simonem Colnaeum 1549. in 8. Quivi li componimenti del Porcellio abbracciano il libro De amore Jovis in Isottam. E qui come di passaggio si vuol osservare, che nel detto primo Libro si finge dal Porcellio, che Giove innamorato d'Isotta, le ricerchi corrispondenza d'amore, e che questa con fermezza d'animo ricusi d'annuire alle sue impure voglie, così essa rispondendo a Giove nella Seconda Elegia:

Dicit Isotta Jovi casto immaculata salutem,
Incesto nullam dicit Isotta Jovi ec.

Poi dopo avere esposte le rare doti del suo Sigismondo, e l'onore a lei fatto d'un magnifico sepolcro, consiglia Giove a pentirsi delle ricerche fattele per tentarla d'impudicizia, e dice che i suoi affetti sono già unicamente consecrati a Sigismondo ch'è il suo Dio:

A te, divorum clemens pater, atque hominum Rex,
Poeniteat scripti, poeniteatque precum;