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metà dell’uman genere schiava dell’altra metà, quasi bestiame da carico. Certamente il primo risultato politico prodotto dal cristianesimo si fu la libertà civile. E come non riconoscere in questo dono d’Iddio l’origine ed il fondamento inconcusso di ogni civile libertà, di ogni progresso? — Il cristianesimo sublimato l’uomo fino a Dio; rotto il braccio ferreo di un ignorante dispotismo; ridestato negli uomini un senso di personale dignità per l’orazione dominicale che a tutti, ricchi e poveri, potenti ed umili, additava il beneficio di un padre comune; imposti a tutti gli stessi obblighi, e promesse le stesse ricompense, dal che nasceva la prima idea della uguaglianza dei dritti e dei doveri; iniziato l’uomo singolo, mediante la fede, la speranza e la carità, al vero, al bello, al buono infinito, e resolo quindi seguace della virtù, quasi un bisogno del cuore, il cristianesimo lo trasse dall’abrutimento del mondo materiale alle vaste e beate regioni dello spiritualismo, e portata la virtù dei singoli dallo stato di unità alla universalità, collegò le nazioni in un vincolo di amore, e di fratellanza, dando così vita alla pubblica felicità, e gittando le fondamenta e le guarentigie della rigenerazione umanitaria, da cui la moderna civiltà.

Il tempo che tutto abbatte e consuma ebbe possa in dieciotto secoli contro tanto edificio? — Quella unità cattolica che appigliandosi agli animi ed imperiosamente scuotendoli compì in breve spazio il giro della terra, e rinvigorì lo spirito dell’uomo, quello stesso principio domina oggi nel Vaticano. Un oracolo di sapienza religiosa e civile è indetto alle genti commosse da una voce che spezza i cedri del Libano, dalla voce di PIO IX. — e già l’eco di Gregorio VII. 1 e di Alessandro III 2, propu-

  1. anno 1075.
  2. anno 1177.