Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 16 — |
Gloriati non di quelle mostre dispendiose che presto finiscono, ma e delle qualità già discorse, e della buona coltura dei poderi, e del benificare agli amici; poichè quanto in ciò spenderai ti rimarrà ed arrecherà ai tuoi discendenti maggiore profitto delle pazze profusioni di denaro.
Osserva la religione che dagli avi ti fu tramandata, ma pensa essere splendidissimo sagrificio ed il più grande dei culti mostrarsi ottimo e giustissimo: poichè è più credibile che Dio immortale accolga i voti dell’uomo fornito di tali qualità di quello che di chi tutta la religione fa dipendere da pingui sagrificii.
Le principali dignità di pura onorificenza conferisci a coloro che ti sono più familiari, le utili alli più affezionati. Abbi poi sola e sicurissima guardia di tua persona la virtù degli amici, l’affezione del popolo, la tua prudenza. Per questi mezzi infatti il potere con somma facilità si acquista e si conserva.
De’ patrimoni de’ privati spignerai tant’oltre la cura da scendere nella credenza che i prodighi scialacquino del tuo, gl’industri e parchi aumentino le tue ricchezze. Imperocchè le famiglie de’ singoli cittadini sono strette da un tal qual vincolo di parentela col provvido Rè che saviamente governi.
Concedi sempre tanto rispetto alla verità che maggior fede si abbia a prestare alle tue parole, che agli altrui giuramenti.
A chiunque forestiere rendi sicura la dimora nella città, e con equi ordinamenti difendi le loro contrattazioni, e tieni fra essi in massimo conto quelli non che ti recano doni, ma che stimano te facile a concederne. Così onorando questi crescerai in riputazione appo gli altri.
Rimuovi dai soggetti ogni cagione di diffidenza, nè ti mostrare aspro se non verso chi pecca contro la giustizia; poichè tutti adopereranno teco con quella fiducia che col tuo contegno avrai inspirata.
Nulla imprendere nell’esaltamento della collera 1, ma fa vista di esserne dominato quando l’occasione utilmente il richieda.