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figlia di Adalgiso, fece dono di molti possedimenti al Monastero di S. Cutizio situato in Campoli.

Colla caduta della dominazione longobarda in Benevento, andarono man mano in disuso anche le loro leggi, di cui scorgesi tuttora un avanzo nei fedecommessi e nelle nostre antiche enfiteusi; e i beneventani si avvalsero delle costumanze, consuetudini, usi e leggi municipali per risolvere gli affari civili o criminali. Di queste leggi in processo di tempo alcune furono credute non eque o inopportune, altre abolironsi per lunga dissuetudine, e altre si resero viete perchè troppo antiche; sicché nè ai cittadini, nè ai presidi era dato conoscere con certezza di quali leggi doveano far uso nelle cotidiane controversie. Però a siffatta anormale condizione di cose fu in seguito ovviato mediante alcuni brevi pontificii, coi quali fu statuito che una commissione dei più colti cittadini, col concorso dell’ufficiale pontificio, o Preside del luogo, stabilisse nuovi regolamenti, o modificasse gli antichi, adattandoli alla qualità dei tempi e al progresso della generale coltura.