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causa il suo poco accorgimento politico e la leggerezza del carattere.

Egli avea in molto pregio Sicone, nobile longobardo, nativo di Spoleto, ma vissuto da assai tenera età in Benevento, come ne fanno testimonianza non solo alcuni cronisti, ma lo stesso Giovanni Diacono: e gli pose tanto affetto da conferirgli, benchè straniero, col titolo di Gastaldo, la contea di Acerenza, alla quale aspiravano parecchi tra i più distinti cittadini di Benevento; lacchè contribuì a suscitargli contro non pochi nemici. Sicone, stando ai governo di Acerenza, ebbe a dire col suo confinante Radelghiso conte di Consa, e le loro dissenzioni andarono tant’oltre, che Sicone con molta mano di armati diede il guasto ad alcune terre del conte. Costui allora, credendo offesa in un tal fatto la dignità del principe, dipinse coi più neri colori a Grimoaldo la condotta del suo beneficato. E quegli mandò un messo a Sicone a intimargli che si fosse presentato in corte per dare le sue discolpe. Sicone, che temeva il giusto risentimento di Grimoaldo, seguì assai volentieii il consiglio de’ suoi fidati, che gli dissuasero l’andata a Benevento, e quindi attese a fortificarsi in Acerenza. Grimoaldo vi accorse per prenderla d’assalto, ma siccome l’assedio andava in lungo per esser posta la città in sito inespugnabile, così egli, d’indole irrequieta ed istabile, tornò in Benevento, affidando interamente quell’impresa all’irato e bollente Radelghiso conte di Consa. Ma costui, tentando in tutti i modi il nemico per tirarlo a far seco giornata fuori le mura di Acerenza, soprappreso dai figli di Sicone, fa in un bel giorno disfatto compiutamente; onde a fatica potè mettersi in salvo colla fuga.

Il principe Grimoaldo, quando gliene fu recata la novella, benchè in pubblico s’infingesse di provare cordoglio per la rotta toccata a Radelghiso, non seppe tuttavia celare ai grandi della sua corte che gli godeva l’animo di vedere umiliato in quell’occasione l’orgoglio del conte di Consa. Costui, come ebbe udito ciò, fece proponimento di vendicarsi del principe, e rappaciatosi tosto con Sicone, solletican-