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successo gli eserciti francesi. Era bello di persona, geniale e arguto nel conversare, di maniere insinuanti e cortesi, e d’animo mite co’ suoi vassalli. Fu copioso donatore agli Istituti religiosi, ma più che in altro, e in ciò consiste la massima delle sue lodi, profuse le sue dovizie nel sovvenire ai poveri e nel redimere gli schiavi.

Il cadavere di Grimoaldo fu riposto nel sepolcro che racchiudeva le ceneri del padre e del germano; ma i beneventani gli eressero in seguito un mirabile tumulo nella Chiesa di S. Sofia. Poscia — premorto al principe Grimoaldo l’unico suo figlio a nome Godefrido -i popoli dei varii stati che componeano allora il principato di Benevento, si divisero, come or si direbbe, in partiti, per la elezione del suo successore; ma, a bene intendere la causa delle dissenzioni che si avverarono in tale occasione, credo indispensabile di accennare un fatto che produsse dopo qualche tempo la funesta divisione del principato di Benevento.

La città di Salerno, per essere stata la dimora prediletta dei principi Arechi e Grimoaldo— i quali, dopo di averla ampliata, la decorarono di bellissimi edifizii— era divenuta più che altra città abbondevole di agi di ogni maniera, e fruiva largamente delle dovizie dello Stato, per cui prese a gareggiare con la città capo, vincendola in lusso e in frequenza di feste, e contendendole in ogni cosa il primato. Ed il suo esempio era seguito dalla vicina Consa, che partecipava degli stessi vantaggi, emula anch’essa di Benevento. Però i beneventani non solo, ma altresì i Capuani ostavano a tutto potere alle pretese delle due città rivali, e nulla trasandarono per isviarne il commercio e prevalere ad esse nelle cose di governo, affine di scemare gradatamente l’importanza della regione di Salerno e di Consa.

Per queste gare i Salernitani e gli abitanti di Consa proposero a successore di Grimoaldo il figlio di Adelchi, nella lusinga che costui, uniformandosi agli esempi del padre e del germano, avrebbe del pari largheggiato di privilegi con le città di Salerno e di Consa. Ma i beneventani e i Capuani, a stornare tali pratiche, composero un’as-