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simo anno 1773 che si mandò in esecuzione la famosa bolla con la espulsione dei gesuiti dai loro collegi in tutto l’orbe cristiano, e col sequestro di tutte le loro entrate e denari contanti, mobili, e oggetti preziosi di chiesa, e lo stesso ebbe luogo anche in Benevento. Dopo ciò il re di Francia restituiva nel 1774 alla Santa Sede la città di Avignone, e il re di Napoli Ferdinando IV le città di Pontecorvo e di Benevento. Quest’ultima fu restituita nel 23 marzo 1774.

Ai 22 settembre del 1775 morì Papa Ganganelli, (Clemente XIV) e gli successe Pio VI, il quale nominò arcivescovo di Benevento il Cardinal F. M. Banditi, in luogo dell’arcivescovo Giovan Battista Colombini trapassato nel 3 febbraio 1774. E, per le calde pratiche del Banditi, il pontefice Pio VI con chirografo del 23 aprile 1777 fece dono della chiesa e dei Collegio dei gesuiti di Benevento con tutti i loro beni ed entrate al collegio dei padri della Congregazione del SS. Redentore di S. Angelo a Cupolo, fondato dal vescovo di S. Agata de’ Goti Mons. Alfonso Maria de’ Liguori, coll’obbligo di adempiere a tutto ciò che per l’innanzi si praticava dai gesuiti, come rilevasi da un istrumento compilato dal notaro Ignazio de Rosa di Benevento il giorno 6 giugno 1777. Pio VI fu anche largo di beneficii con Benevento, e fece ricostruire il ponte sul Sabato, e abbellire altri pubblici edifizii.

In quel tempo la Francia era caduta sotto il governo direttoriale, e i suoi eserciti repubblicani anelavano di cangiare la forma di governo anche in Italia. E però Ferdinando IV, che avea risoluto d’impedire con ogni suo sforzo ai francesi che varcassero la frontiera del regno, manteneva in Benevento una discreta guarnigione. E anche quando fece vela con la Reale famiglia per la Sicilia, si credette conveniente di fortificare Benevento con un presidio di cinquemila soldati, ben forniti di artiglieria, e comandati dal generale Cams, il quale collocò molti pezzi di cannone in varii punti della città, e in maggior numero presso la porta del Calore e in capo al ponte, nel fine di formare un campo di