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La fama delle eccelse virtù del cardinale Vincenzo Maria Orsini, Arcivescovo di Benevento, rese più care dalla sua modestia, dalla semplicità dei costumi, e dalla santità della vita, non tardò ad estendersi in tutti gli altri stati cattolici, e a tanta meritata reputazione aggiungendosi lo splendore dei natali, a cui in quel tempo annettevasi la massima importanza, fu nel 1724 esaltato al soglio pontificio col nome di Benedetto XIII. Un tal fatto dolse ai beneventani per la perdita del loro amatissimo pastore, e quando l’Orsini si recò in Roma per assumere l’altissimo ufficio, fu seguito per un pezzo lungo la strada dall’intiera popolazione, e narrasi che allorquando si accomiatò dal suo gregge, impartendo a tutti la sua benedizione, uomini e donne, che lo reputavano un santo, prostrati al suolo, con fede invincibile gli chiesero una grazia. E l’Orsini, stato un po’ sopra pensiero, tra il silenzio universale si ritiene che pronunziasse con voce alta e distinta queste parole: «Benevento soccomberà in avvenire ad altri terremoti, ma niun cittadino ne sarà più vittima.»

E una tale predizione parve avverarsi nell’orrendo tremuoto accaduto nell’anno 1805, che si disse di S. Anna, perchè ricorreva in quel giorno una tale solennità, e nell’ultimo terremoto detto per la medesima ragione di S. Caterina.

Ma anche tra le gravi cure del pontificato non iscemarono le sue sollecitudini per i beneventani, e siccome gli erano noti tutti i cittadini pel lunghissimo uso, ogni volta che gli venia dato di scorgerne alcuno per le vie di Roma, fattolo chiamare a sè in privata udienza, ne lo rimandava con qualche dono. Nè mai gli cadde dall’animo la chiesa di Benevento, chè anzi egli stesso ne tenne il governo per mezzo di un coadiutore, che fu il cardinale Niccolò Coscia, e durante il suo breve pontificato di poco oltre un lustro, si recò due volte dalla città eterna a visitare la sua Benevento, a cui concedette molti privilegi, la prima volta nel 1726 e l’altra nel 1729, e non può mente umana immaginare il giubilo e la gratitudine con che fu accolto da tutti i cittadini. I