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non potevano essere restaurate o riedificate per difetto di mezzi adeguati al bisogno.

E non solo col profondere le sue dovizie in Benevento, e fondare utili istituti contribuì l’ottimo arcivescovo ad alleviare le tante calamità cui soggiacquero per lungo ordine di tempo i cittadini, ma anche in altri modi che non riuscirono ad essi di minore utilità. Egli imprese felicemente, e mandò a fine col proprio esempio la riforma del Clero, sviato dietro ai mali esempi, e questo in poco tempo seppe segnalarsi per morigeratezza di costumi e svariata dottrina; sicchè per forse un secolo si mantenne in fiore la sua fama, e fu reputato per uno de’ più splendidi ornamenti della sua città nativa.

E a migliorare la coltura del nostro clero cooperò efficacemente l’Orsini anche col favore conceduto ai buoni studii, pei quali ebbe a sostenere gravi spese, ardue indagini, e fastidii di qualsiasi genere. Inoltre coi suoi frequenti sermoni, e coll’aprire ai poveri e agli infelici i tesori della sua inesausta carità cristiana, infuse in gran parte la mitezza e bontà dei suoi costumi nel popolo, il quale più che agli odii e alle vendette, come un tempo, parve propenso alla mansuetudine e all’obblio delle passate offese. Di piu recò con un nuovo metodo quasi a perfezione i sinodi diocesani, che sono anche oggi tolti ad esempio dalla maggior parte degli arcivescovi del napoletano; e con ottimi regolamenti e discrete entrate serbò il decoro delle chiese e sovvenne ai bisogni delle più povere parrocchie, di cui svernò anche, il numero. Nè le sue cure furono limitate alla sola città di Benevento, ma si estesero a tutta la diocesi, di cui non ignorava i più minuti bisogni, come risulta chiaramente dalle Stupende statistiche diocesane, che col titolo di stato della città e Diocesi di Benevento egli fece compilare sotto i suoi occhi da abili sacerdoti. L’Orsini prese adunque cura di tutto, e soccorrendo ad ogni bisogno o pericolo, ed ovviando con mezzi opportuni ad ogni disordine, fu il vero padre e benefattore di tutti, ed ebbe bel ricambio di amore e di gratitudine dall’intera cittadinanza.