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uguagliarsi nel mondo1 e tra quei pontefici si - segnalarono per tale abuso Paolo V e Urbano VIII, i quali non pure assegnarono ai loro nepoti i più pingui benefizii ecclesiastici, ma altresì il dominio di castella, borgate, e de e stesse città dello Stato; cosicché le famiglie Borghesi e Barberini vinsero per fasto e ampi possedimenti tutte le altre più antiche famiglie romane.2
E perciò neanche Benevento, lontano dominio della Santa sede, potè sottrarsi a un tale abuso dei tempi. Paolo V concesse, come un titolo di grande onore, il dominio di Benevento al suo nepote Caico, e il suo esempio fu seguito da molti dei suoi successori. Il popolo beneventano dava in quei tempi al nepote del papa il titolo di principe di Benevento, e al prelato che ne assumeva il governo quello di vice governadore, ma caduto in disuso il nepotismo dopo la celebre bolla di Innocenzo XII riprese Benevento ad essere retta dalla sede pontificia.
Però il nepotismo in Benevento non produsse novità alcuna e fu di solo nome, poiché le entrate che riscuotea lo stato dalla città e contado di Benevento eran tenuissime e da non pareggiare a gran pezza le spese, e d’altronde i beneventani, assuefatti alle forme di un libero governo, non si sarebbero di leggieri piegati al giogo d’inusate gravezze. Nè d’altra parte sarebbe stato possibile usare la forza, in quanto
- ↑ Si possono consultare in tale materia Ranke, Novaes, Leti, il Gigli nel suo diario sanese, il Cardella, e lo stesso Moroni cameriere di camera di Gregorio XVI, nel suo dizionario storico-ecclesiastico, in cui il piissimo storico si studiò bensì di attenuare, ma non negò gli enormi scandali del Nepotismo.
- ↑ In prova di ciò adduciamo un sol fatto. Urbano VIII elevò il suo nepote Francesco Barberini allo seguenti cariche: 1. a Diacono di S. Onofrio, 2. ad Arciprete della Basilica Lateranense, 3. a Governadore di Tivoli. 4. a Governadore di Fermo. 5. a Protettore dei regni di Spagna, Portogallo, Scozia, Inghilterra e della Svizzera, 6. a Protettore dell’Ordine dei Minori, 7. a Bibbliotecario della Vaticana, 8. ad Abate di Grotta Ferrata, 9. ad Abate di Forfa, 10. a Vice Cancelliere, 11. a Prefetto della Segnatura, 12. ad Arcivescovo della Basilica Vaticana, 13. a Legato a Madrid, 14. a Vescovo Suburbicario.