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in dritto romano, e che Innocenzio III non avea fatto che regolarne la forma.

In Napoli seppe attirarsi Roffredo interamente la fiducia di Federico II, talchè nel 1227 questi lo deputava suo legato al pontefice Gregorio IX, affinchè lo avesse scolpato del ritardo frapposto al suo viaggio in Terrasanta, e avesse indotto Tirato pontefice a ritirare le censure fulminate contro di lui per non avere adempiuto a una tale promessa.

Dopo questa legazione, che non sorti felice successo, non andò guari che Roffredo fece ritorno in Benevento, ove dimorò sino al termine della sua vita. Egli nella quiete dei suoi studii scrisse varie opere, che a quei tempi valsero non poco a far progredire la scienza del dritto, e furono Tractatus de libellis, et ordine iudiciorum diviso in questo modo: De Praetoriis actionibus civilibus. De ufficio judicis. De bonorum possessionibus. De senatus consultus, et de Constitutionibus. E altri scritti diè in luce sotto il titolo di libellorum opus in ius pontificium, ac quinquaginta quatuor Sabbatinae questiones. E il Liparulo, nei Commentarli alla somma di Odofredo, afferma che da questo celebre legista si conservavano dodici volumi di scritti in materie canoniche e civili, composti da Roffredo, i quali andarono dispersi; oltre un’apologia di Federico II e di Pier delle Vigne, e altri scritti di vario genere. Coll. amp. II, 1157. — Catalogo delle opere sue nel Sarti, pag. 125.

La fama di Roffredo crebbe in modo nei secoli successivi che da taluni scrittori gli fu apposto il nome di secondo Papiniano. Nel 1233 edificò a sue spese in Benevento un tempio con attiguo convento, tenuto poi dall’ordine dei predicatori, e che ora è stato trasformato nel palazzo dei Tribunali.

E dopo Roffredo merita certamente uno speciale ricordo l’esimio giureconsulto Odofredo, tanto encomiato da scrittori italiani e stranieri, che sortì i natali in Benevento nel 1250, e il quale ebbe a maestri l’Azone, Iacopo di Balbuino e Ugolino del Prete. Nella sua giovinezza Odofredo attese agli studii in Bologna, ove allora insegnavano i più celebrati cultori del diritto romano, E la sua dottrina fu tale che in breve tempo;