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PARTE TERZA


CAPITOLO I.


Il pontefice Gregorio VII, dopo che morì senza eredi l’ultimo principe di Benevento Landolfo III, dichiarò decaduta questa città da qualsiasi dritto o privilegio, e del tutto dipendente dalla Santa Sede. E ai principi dotati di sì estesi poteri furono sostituiti privati cittadini col titolo di Rettori, detti anche Presidi da Pietro Diacono. Ma a questo luogo della mia opera credo indispensabile porgere una succinta notizia di questa nuova forma di governo, e della potestà conceduta a coloro che ressero Benevento col titolo di Rettori.

L’ufficio di Rettore e quello di Contestabile erano del tutto diversi, imperocchè al primo si conferiva ogni potere politico, ed al secondo spettava il maneggio delle cose militari, con questo però che al Rettore si attribuiva anche il dritto di richiamare a sè, in tempi anormali, l’amministrazione militare, e di esercitare simultaneamente amendue gli ufficii.

L’elezione del contestabile costituiva la primaria e più gelosa prorogativa dei Rettori, ma tutto si mantenne incerto in quei primi tempi per le continue guerre e la varietà dei domimi, talchè niuno fu investito d’una sì importante carica durante l’intera vita, come più fiate intervenne nei secoli posteriori. Il Rettore poi dovea essere eletto a talento del sovrano pontefice e tra i forestieri; giacchè la esperien-