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governare, tramutando in perpetua la precaria signoria degli stessi. Ma infine, addivenuta sempre maggiore l’autorità di questi conti, i quali signoreggiavano addirittura nelle contrade che furono loro assegnate, i principi di Benevento non provarono difficoltà di concedere ad essi e ai loro successori le città, al cui governo erano stati preposti. E fu questa la primitiva origine dei scudi, poichè non vi è caso che alcun principe, prima dei longobardi, avesse mai trasferito ad altri la signoria sui proprii sudditi.

Questi Conti poi avean l’obbligo in tempo di guerra di porgere efficace aiuto al principe, e di niente omettere di quanto si fosse ritenuto giovevole alla difesa e prosperità dello Stato. Non deve però credersi che tutti i rettori delle città fossero Conti; imperocchè appellaronsi tali coloro unicamente che tennero in perpetuo il governo di qualche provincia, e per lo contrario si dissero semplicemente governatori tutti gli altri che solo per un tempo determinato ebbero la signoria di qualche città o provincia, ed era pure tra i longobardi adoperato il titolo di Conte Palatino, per semplice onoranza, e come una distinzione tra gli altri cittadini.


CAPITOLO II.


Alcuni non volgari scrittori assunsero a dimostrare che Aginulfo, Re dei longobardi, fondasse il ducato di Benevento, ma l’opinione seguita più comunemente si è che il primo duca di Benevento fosse stato Zotone o Zottone. Ma anche in quanto al tempo in cui questo prode e barbaro guerriero fu eletto duca dello Stato più importante del Sannio, son varie le opinioni degli eruditi, e incerte le tradizioni. Da molti si crede che Autari re dei longobardi, invaso il Sannio nel 585, campeggiasse Benevento difesa da un presidio greco, e che, espugnatala, ne costituisse un novello ducato col territorio adiacente sotto il governo di