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alla greca, e dopo essersi soffermato breve tempo in Napoli, si recò di mal animo in Roma, in cui ingrossavano sempre di più i suoi nemici. Ma non andò molto che ivi chiuse i suoi giorni, dopo che tenne sedici anni pei greci l’Italia; la quale fu poco dopo invasa dai longobardi.

É opinione di molti che Narsete, a trar vendetta dell’imperadrice Sofia, che gli sostituì Longino nel governo d’Italia, avesse eccitato i longobardi a invadere l’Italia, e gli danno per ciò biasimo e mala voce.

Ma siffatta opinione non è seguita dai più sagaci scrittori, nè è avvalorata da prova alcuna, e io credo che non sia lecito per semplici congetture detrarre alla fama di quel grande colPammettere che avesse istigato Alboino alla impresa d’Italia. E questi d’altra parte, dopo gli esempi di Alarico, di Odoacre e di Teodorico, non avea d’uopo d’incitamenti di sorta per tentare la conquista d’Italia.

Alboino re dei longobardi, dopo di aver soggiogato i Gepidi, popolo confinante, e trucidato il loro re Cunimondo, avido di nuove imprese, si mosse alla volta d’Italia con un esercito assai numeroso, e cedette ai Sàssoni la Pannonia con questo che l’avrebbero renduta se l’impresa andasse fallita.

In tal modo i longobardi valicarono le alpi carniche, prorompendo la seconda volta nell’Italia sull’aprile del 568, e Alboino dopo aver corso da vincitore tutta l’Italia superiore fino a Milano, dove fu gridato dall’esercito re d’Italia, si accinse ad espugnare Pavia. E poiché l’assedio di questa città si protraeva a lungo, lo sue genti dopo avere occupato la loscana e Spoleto penetrarono benanche nelle provincie dell Italia meridionale, e non potendo nutrire lusinga di occupare le città littorali, guernite di presidi i greci, presero stanza nelle contrade più mediterranee, e per la opportunità del sito elessero a metropoli Benevento.

In quel tempo, dopo tre’ anni di assedio, Pavia si arrese per fame, ed Alboino la fece metropoli del regno dei longobardi. Ma dopo la morte di Alboino, la nobiltà longobarda, mossa dall’antico amore per la libertà, prepose 36