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non è possibile di accertare, e, dato anche che fosse, non aggiungerebbe importanza di sorta alla nostra Istoria.

Gli Apostoli, come si ha dalle storie ecclesiastiche, spedirono in diverse parti d’Italia i più facondi dei loro discepoli, affine di propagarvi la fede cristiana, mediante la predicazione; e a fare che sortisse buon esito una sì ardua impresa cominciarono dalle più cospicue città, nella fiducia che, converse queste al Cristianesimo, sarebbe tornato più agevole indurre coll’esempio le città minori a professare la medesima fede. Ed è ammesso da tutti che S. Pietro mandò ai beneventani il suo discepolo Fotino, per ritrarli dall’idolatria. Questi adempì con molto zelo e prudenza al suo solenne mandato; cosicché la massima parte dei beneventani, per la virtù della sua parola, nonché per l’esempio d’una vita incolume d’ogni macchia, accettò di buon grado il Cristianesimo, abiurando il culto dei politeisti, e lo stesso Fotino fu il primo vescovo di Benevento come risulta dalla cronologia dei nostri vescovi, e dalle opere di varii scrittori ecclesiastici. Di questo primo vescovo di Benevento ci fa difetto qualsiasi altra notizia, poiché per ordine degl’imperadori Diocleziano e Massimiano furono date alle fiamme le primissime scritture della Chiesa di Benevento. A S. Fotino successero undici altri vescovi, di cui ignoransi anche i nomi. É ritenuto pure dagli scrittori patrii che i celebri S. Nicandro e S. Marciano che propagarono con invitto animo la religione cristiana nella Campania e nel Sannio, sullo scorcio del primo secolo della chiesa, traessero anche in Benevento, non molto prima dei loro martirio, ad avvalorare la fede di Cristo, e a dissipare le ultime reliquie del paganesimo. E una tale opinione non ci apparirà all’intutto infondata, se ci faremo a considerare che nella nostra pubblica biblioteca si custodisce la loro vita minutamente narrata, e porremo mente alle antiche tradizioni e al fervore dei beneventani per la nuova religione nei primi secoli della Chiesa.

Nell’anno del Signore 305 fu assunto a vescovo di Benevento il glorioso Taumaturgo S. Gennaro. Fiorì questo gran Santo, ai tempi del pontefice S. Marcellino Romano, e