Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/144


— 135 —

acquatiche fan chiaro che ivi intese l’artista di raffigurare i detti fiumi.

XIX.

Terza e quarta mensola della facciata interna

Vittorie alate


In queste mensole sono scolpite due vittorie alate, all’intutto conformi, a dimostrare i tanti trionfi dell’eroe, e la gratitudine dei popoli, i quali credettero rimeritare con pompe e monumenti trionfali le sue virtù.

Sotto ciascuna delle quattro mensole, nell’angolo dell’archirotto, avvi un puttino, per indicare le quattro stagioni, come rilevasi dai segni che quelli hanno tra mani o sul capo, e che consistono in fiori, spighe, uve e in un mantello.

XX.

Modiglione dell’arco


Le due statuette pensili che sono nel modiglione o chiave dell’arco, l’una nella facciata interna e l’altra nell’esterna, indicano Roma, la città eterna che rinasce sotto l’impero di Traiano, e l’Eternità, a cui quel tempio era consacrato. E secondo altri la fedeltà coniugale dell’augusta Plotina, e la reduce fortuna.

XXI.

In mezzo la volta dell’Arco

Coronazione di Traiano


Infine sotto l’arco evvi un piccolo quadro, in mezzo a molti trofei d’armi e fiorami che gli fanno cornice, superbamente intagliato, il quale a tutti gli altri marmi sovrasta per la finezza e perfezione della scoltura. Colà si mira Traiano ritratto da guerriero e principe, tutto chiuso nelle armi, e in reale paludamento, che del gomito destro fa puntello ad