Pagina:Iorga - L'arte popolare in Romania, 1930.djvu/62


— 46 —


re» propriamente detta possono annettersi delle costruzioni secondarie formanti un’ala (Măldărești, Vâlcea). In certi casi — come a Pojogeni (Gorj) — la parte superiore non è che un posto d’osservazione, di legno, sotto il tetto, mentre i due piani di’ pietra si susseguono al di sopra della cantina. La decorazione in pietra compare qua e là alle finestre, alle semplici aperture; all’interno, vi sono delle volte dai profili gotici, dagli ornamenti di stucco. Talora sotto i due piani, destinati all’abitazione, c’è la cantina la cui porta è al di sopra del livello della corte. In confronto all’altezza dell’edifizio, che presso questi Romeni d’Oltenia conserva il suo nome turco, serbo-turco (culă), il tetto, di solito formato da assicelle, sembra assai basso.

È una casa di boiari, grandi e piccoli, una curte (corte). Il tipo mediterraneo, opera di umili artigiani ambulanti, o anche di contadini indigeni o di schiavi zingari, non è disceso al livello delle masse rurali, non è entrato nel patrimoni di quei semplici compositori di armonie elementari. Essi non hanno bisogno di «torri» per difendere la loro magra fortuna: la foresta vicina con le sue inscrutabili profondità è pronta ad accoglierli. Non hanno modo di procurarsi nè pietre nè mattoni, non hanno tempo di scolpire nella pietra quei capitelli ornati che appartengono all’arte superiore dei fondatori di chiese, di monasteri, dei costruttori di palazzi.

Tuttavia, tranne forse dove il contadino, generalmente povero, non si eleva al di sopra delle proporzioni meschine dell’abitazione comune, dell’uno o dell’altro tipo, un adattamento rurale si ha al di là dell’Olt, iti una regione ben determinata, che comprende, di fronte alla Oltenia amante piuttosto della semplice «cula», le «giudicature» (județe), i distretti di Argeș, di Muscel, di Dâmbovița, di Prahova e una parte di quello di Buzău. Quest’adattamento non deriva solo, come fu affermata, dalla necessità di costruire sopra