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CONCLUSIONE.
Attraverso l’Europa neolitica ed eneolitica si è avuta tutta un’arte primitiva, dovuta a nazioni di alta potenza creatrice, di ricchissima immaginazione, ma severamente disciplinate, e inclini alle formule semplici e nette. Quest’arte s’incontra soprattutto nei Carpazi, nei Balcani e nel Rodope, nel Pindo e nelle pianure che si estendono ai loro piedi, su tutto il territorio che dal lato del mare occidentale apparteneva agli Illiri ed era in tutte le altre parti dominio della grande nazione dei Traci. Ma elementi di arte geometrica si trovano pure presso i Baschi arcaici dei Pirenei — e lo si è visto dalle prove che ne furono date al congresso storico di Bruxelles — ed anche, a quanto mi si assicura, nella Bretagna celtica.
L’origine della vita e della civiltà ellenica si attribuisce agli Eraclidi — i sapienti del tempo nostro dicono etnograficamente ai Dori — venuti dal Nord. Ora, è impossibile immaginare in quel settentrione balcanico, danubiano, una popolazione anteriore ai Traco-Illiri, che sono aborigeni e non cedettero il posto a un altro gruppo di nazioni; ne segue quindi che — nonostante gli argomenti tratti da ipotesi non verificate — , fu questa massa traco-illirica che mandò le sue avanguardie nella Grecia, abitata da «proto-Elleni» i quali erano sotto l'influenza dell’arte figurata, materialmente figurata, dell’Asia, dell’Egitto e di Creta. Si ebbe dunque dapprima una fase astratta dell’arte greca, quale appare nei vasi di Dipylon che si direbbero fabbricati in epoca mo-