Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
80 | capitolo v |
del Montenegro qualche libro del rituale ortodosso. L’arte italiana si riconosce nelle lettere maiuscole adoperate nella stamperia di Dealu (pei libri slavi). La nuova chiesa di Argeş, eretta da quel principe artista che era Basarab-Neagoe, contiene elementi che non appartengono alla tradizione rumena o a modelli orientali. Ma i suoi orefici erano Sassoni di Transilvania, abitanti a Kronstadt e Hermannstadt (pegl’Italiani Corona e Cibinio).
4. Salvo qualche zuffa coi vicini moldavi, questi signori valacchi fino al 1521 non segnarono niente negli annali guerrieri del paese. Soltanto quando, dopo la morte di Neagoe, i Turchi cercarono sostituir un beg del Danubio, Mohammed, al fanciullo Teodosio, che l’erudito padre aveva voluto preparar al regno con una sua compilazione di scienza politica e militare conservataci (fu scritta in lingua slava), la resistenza dei boiari ricominciò la lotta peli’ indipendenza cristiana del paese. Radu detto «de la Afumaţi», dal suo podere (1529), vinse e fu vinto in molti scontri cogli spai danubiani: il sepolcro nel chiostro di Argeş lo rappresenta coronato, col mantello ondeggiante e la mazza nella man diritta, nell’atteggiamento di valente difensore della patria.
5. I successori di questo nuovo Radu sono creazioni dei coetanei principi moldavi. Stefano-il-Giovine fu