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stefano-il-grande: suo regno e sue relazioni, ecc. 65


tavano per il bosco. Et furono morti da 200 persone, et presi circa 800, trà Vallacchi et Armeni; li quali Armeni erano la maggior parte di Moncastro et da Licostomo venuti. Fu preso etiam de’ molti carriaggi, et, se non fosse stato il bosco folto et scuro per l’altezza de’ legnami, pochi ne saria scappati.»

Chiesa di Pătrăuţi (edificata da Stefano-il-Grande).


Ma quelle cità di Licostomo e Moncastro erano rimaste in possesso dei Moldavi. Nissuna città era stata conquistata dal Sultano, e l’assedio di Neamţ non ebbe nissun risultato. Il paese intiero era stato «bruggiato» secondo l’ordine di Stefano stesso. Un «polverazzo di braggia» faceva «fumar l’aria» in quelle torride giornate di luglio. Le provvigioni erano state perdute nel naufragio della flotta che le portava. La fame e la peste decimavano l’immenso esercito stanco e scoraggito.