nadi i Valacchi. Et, entradi i ditti Turchi, overo lassadi entrar, in nel paese, reccuperandose dapoi li Valacchi, havendo brusadi tutti i strami del paese, astrense li Turchi entrar in un bosco tutto aquoso, over in un palude, in nel qual quelli restorono per anegadi. Et, adì 7 zener, in nel zorno dell’Epiphania, ditti Valacchi assaltò quelli a un ponte, et, volendo i Turchi erano in guardia di quello, scapar, ruinorno detto ponte, et, attraversandose el legname con loro a traverso el fiume, s’annegorono. Onde per sopra il detto legname i ditti Turchi se messeno a fugir. All’incontro de i quali Valacchi con le frezze se messeno a devedarli, et in quelli investì et meseli in rotta et fuga. Et, per tutto quel zorno et la notte et mezo l’altro zorno, non cessono taiar a pezzi Turchi, per muodo che con le loro spade se pascerono de i corpi loro. Per muodo che quasi tutti perino, et pochi ne fugino. Del Bassa, alguni disseno fu preso, et altri che ferido fugì. Habbuda la qual vittoria, quello, adì 25 zener, de Sozavia, scrisse al rè d’Ongaria come, per intender el Turco voler vegnir el mazo futuro contra de loro, per far le vendette, el prega i vogli mandar sussidio, per esser el suo paese el passo del tutto. Sono annali dicono esser sta Turchi 75 m., de’ quali fono taiadi a pezzi cerca 50 m.; fé morto quel Bassa fò sotto Scutari et molti flam-