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50 | capitolo iv |
per commemorare la grazia divina a cui era dovuta la vittoria del pio principe. Fino nel 1473 stette il Sultano tartaro Eminec, fratello del Cano e futuro Cano lui stesso, in Moncastro, ed i Genovesi di Caffa avevano cura di trasmettere al sovrano tartaro nuove sul fratello prigioniero.
Nel febbraio del 1471 Stefano prendeva il primo porto della Valacchia, Brăila, dove già nel secolo quartodecimo approdavano navi greche ed asiatiche, il Brilago degl’Italiani, che dovettero venir spesso anche qui in cerca di grani. Radu volle vendicarsene, ma fu vinto a Soci, nel distretto di Bacău, fin dove erano arrivate le bandiere de’ suoi cavalieri. Stefano stesso adoperava anche pedoni, presi dai villaggi, pagava un corpo permanente e s’appoggiava per la difesa del paese sulle città di pietra che aveva costruito. Nel 1473, mentre gli Osmani combattevano in Asia contro il potente Scià turcomano Usun-Hassan, i Moldavi sconfissero l’esercito valacco a Rîmnicu-Sărat (Lago-Salato), presso la frontiera; Radu fuggì, lasciando al vincitore la Capitale Bucarest — i principi avevano prima la residenza nella già mentovata Argeş, poi in Tîrgovişte, i suoi tesori, la sua famiglia. Maria, figlia del bel principe valacco, fu poi moglie di Stefano, dopo che la Comnena Maria ebbe finito gli ultimi tristi suoi giorni. Basarab, della dinastia degli antichi regnanti, fu imposto ai Valacchi. I Turchi lo scacciarono subito dopo la partenza del suo protettore. Allora Basarab