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fondazione dei principati di valacchia e moldavia 25


fittandosi anche dell’occasione favorevole della rovina del grande Impero tartaro, fondò un nuovo Stato rumeno, quello della Moldavia (verso il 1360), che ebbe per Capitale Baia, poi Seret e Suceava.

Il Valacco Laico, secondo successore di Basarab, potè impadronirsi di Nicopoli e Vidino ed ebbe da rè Lodovico un feudo transilvano, nella valle dell’Olt, abitata soltanto da Rumeni, il nuovo ducato di Făgăraş, a cui si aggiunse poi l’annessa di Almaş, cioè i villaggi rumeni presso alla città di Cibinio (Hermannstadt). Mircea, nipote di Laico, guadagnò la Scizia Minore, eredità del «conte» Dobrotić, il cui nome si conserva in quello della Dobrogea odierna e, dopo la cattura del gran Sultan Baiezid, nel combattimento di Angora (1403), diede all’Impero turco un Sultano di suo gusto, Musa. Era amico dei principi moldavi che dominavano già fino al Mar Nero e al Nistro (Dniester). Il rè di Polonia, Vladislav Iagello, gli dava una parente per moglie e ne richiedeva l’amicizia. L’arcivescovato, la Metropolia di Argeş, riceveva appena qualche indicazione dalla Patriarchia costantinopolitana, e Alessandro (cel Bun: il Buono), dal 1400 principe di Moldavia, costringeva il Patriarca ad abbandonar il progetto di dar ad un Greco la sede arcivescovile di Moldavia. Mircea riportò contro i Turchi la vittoria di Rovine, e Mohammed I, dopo una nuova guerra, si contentò, nel 1417, col pagamento di una modesta somma qual tributo, senza ardir im-