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sottomissione della dacia, ecc. | 15 |
gerno, cristiani proseliti del vescovo Ulfila, traduttore germanico della Biblia, ed in Novae (oggi il Sviŝtov bulgarico) Teodorico stesso, che doveva esser rè italico ed emulo degli imperatori romani. Elementi germanici non ricevette l’idioma latino dei Rumeni; è ben vero che tanti elementi slavi furono adottati, anche per concetti essenziali, ma il loro gran numero non deve indur a false conseguenze. Gran parte di questi termini concerne soltanto certe innovazioni nella vita rurale od urbana e si devono anche all’influenza dei mercanti slavi che presero nelle città sulla riva destra del Danubio il posto dei mercanti latini e greci. Altre parole hanno il loro corrispondente latino; tante altre non s’incontrano che in certi territori. Le membra del corpo umano, il medio naturale, l’abbitazione, le prime occupazioni del contadino e del pastore, le sensazioni, i numeri, ecc., si esprimono quasi esclusivamente con parole latine. La fonetica, la flessione sono rimaste latine, e nella sintassi quel che noir appartiene al patrimonio latino non è importazione slava, ma presso che sempre eredità tracica.
10. I Slavi pannonici snazionalisarono la popolazione latina nella Dalmazia, ad eccezione di quei pochi abitanti di antichissima origine che conservarono fino nel secolo scorso la lingua già condannata a morte del romanico adriatico. I Slavi dei Carpati trovarono poi nella Mesia la loro patria e fecero sparir in questo territorio anche gli