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172 | capitolo vii |
della Camera per ogni straniero che ambisca la cittadinanza rumena fu la misura adottata, secondo gl’interessi vitali della Rumenia. Ai 14/26 marzo 1881 Carol I fù proclamato rè della Rumenia che, da lui condotta, aveva guadagnato, in gloriosa guerra, la sua independenza.
17. In questi ultimi cinquanta anni il paese ha compiuto la sua organizazzione. Strade ferrate, ponti — il gran ponte sul Danubio — , porti sul Danubio e sul Mar Nero — Constanţa nella Dobrogea, dove nel medio evo era il caricatoio di Costanza, notato dai portolani genovesi; edilizi pubblici, scuole — le due Università di Iassy e Bucarest furono create da Cuza e dal suo grande ministro Kogălniceanu — ; sviluppo dell’esercito, formato prima dai Russi negli anni ’3o-’4o, poi riformato dalla missione militare francese, ma anche coll’invio di uffiziali rumeni, protetti dal ministro piemontese Rattazzi, a Torino — finalmente consolidato dal principe, odierno rè, ecco i risultati del lavoro nazionale: a Brătianu, che presedette i migliori anni di quest’epoca, si deve, per la sua intelligente ed entusiastica attività, una riconoscenza speciale; il carbonaro del 1848, l’addetto di Mazzini, era diventato la più grande forza politica reale del suo paese. Malauguratamente interessi di classe che durano ancora impedirono una soluzione energica della