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decadenza politica e sociale | 141 |
13. Gli Austriaci si erano impegnati in questa guerra per tentar di riprender l' Oltenia (il trattato dei sussidi del anno 1771) e, non potendovi arrivare, fecero occupar i distretti settentrionali della Moldavia, che formarono, dopo la cessione fatta, nel 1775, dai Turchi ingannati, comprati e brutalizzati, la nuova provincia imperiale della Bucovina (questo termine significa «paese dei fagi» e comprendeva prima soltanto la regione coperta da antiche selve). L’autore del nuovo «acquisto» (Erwerbung) secondo la ricetta polacca ormai conosciuta, era Thugut, figlio di un barcaiuolo ed il più odiato tra i ministri di Giuseppe II, il quale era allora internunzio a Costantinopoli. E già Suceava, l’antica residenza moldava, Putna col sepolcro di Stefano-il-Grande, i bei monasteri edificati nel corso di tre secoli, fino a Suceviţa (da Geremia Movilă) e Solca (da Stefano Tomşa), i boschi di Cozmin, teatro dell’antica vittoria, non ci appartenevano più.
14. Coll’intenzione espressa di distruggere l’Impero osmano, Russi ed Austriaci cominciarono nel 1788 una nuova guerra. I primi occuparono la Moldavia, dove il favorito dell’Imperatrice Caterina, Patiomchin, fungeva da vice-rè e sperava rimaner in qualità di sovrano dacico in tutti e due i principati. I boiari appresero ancora meglio dagli uffiziali russi l’arte del giuoco, la prodigalità e l’adulterio. Un dialogo italiano-rumeno del tempo contiene queste frasi. «Che faremo adesso? Giocheremo o,