manenti, «ispravnici» (dal slavo = esecutori), mentre prima ogni servizio publico si delegava a qualche dignitario della Corte, a qualche religioso od anche ai discendenti di boiari che, senza ufficio, vivevano alla campagna e godevano di certi privilegi personali e fiscali (i «mazili»). Costantino Mavrocordato potè vantarsi di aver dichiarato libero il contadino asservito, contro ogni dritto, dai boiari i quali dovettero contentarsi per ora con una somma di riscatto ed anche collo sfruttamento della povertà di questi uomini liberi, che anche dopo le misure prese da Costantino dovettero render certi servizi, assai difficili, incontro della terza parte del podere, di cui avevano l’usufrutto. I primi lavori di edilità cominciarono versò il 1670 — prima costruivano i principi soltanto castelli, chiese, bagni, rari ospizi e poche strade — , e il viaggiatore Carlo Magni, che accompagnò l’esercito del Sultano Mohammed IV nella Moldavia, trovò a Iassy sulle strade strette, tra case dove ridevano fra fiori le fanciulle, «tronchi d’alberi distesi per regola che uno tocca l’altro»: nuovi palazzi, strade di legno e illuminazione si devono alla loro iniziativa; già nei tempi antichissimi avevano i chiostri le loro stanze per gli ammalati, ma il primo grande ospedale fù costruito da Michele Cantacuzeno, fondatore di Colţa, e sotto i Fanarioţi fù seguito questo esempio (ricchissimo ospedale di S. Spiridone a Iassy). Le Accademie di Iassy e Bucarest diventarono le scuole più celebri dell’ ellenismo intiero.