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6 | capitolo i |
3. Consanguinee degli Illiri erano le popolazioni indigene sul lido italico dell’Adriatico. Gli antenati degli odierni Veneziani, i Veneti di Erodoto, erano Illiri, benché indubbiamente mescolati ai Celti, di cui l’avanguardia era arrivata fino al Mare. I «pelasgi» Istri erano dello stesso sangue che i Liburni, Dalmati, Dardani, Veneti ed altre illiriche nazioni, con qualche contributo di sangue tracico. Gli Istri antichi erano anche abitanti delle sponde del Danubio superiore, fiume tutelare del popolo rumeno.
4. La colonisazione italica nel Pindo e nel Balcano deve risalire fino all’epoca della Repubblica. Per far che Illiri e Traci perdessero totalmente la loro lingua — con eccezzione degli Albanesi, Illiri che parlavano un idioma traco e di cui la lingua contiene tanti elementi latini -, occorreva un’infiltrazione permanente di elementi italici più numerosi aventi lo stesso modo di vivere che le nazioni che dovevano in qualche tempo assimilare. Contadini italici in cerca di campi nuovi ed estesi, di più facili condizioni d’esistenza contribuirono nel corso dei secoli a creare quella Romania orientale, che l’Impero conquistatore doveva poi sottomettere ed annettere alle sue provincie.
5. Tra le genti traciche, i Geti danubiani signoreggiavano già nel secolo quarto prima di Cristo. Alessandro Magno passò il Danubio per punir le