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96 de antiquissima

lingua italiana: il negozio, il partito è buonissimo. La più sottil differenza che si possa mai addurre fra queste due voci è la rapportata da Quintiliano che caussa significa ὑπόϑεσιν, negocium περίστασιν; che tanto è dire quanto quella il grosso del fatto, questa le circostanze: lo che non fa che la voce caussa non importi ciò che noi negozio appellammo. Credo già, se io non vado errato, che abbastanza sincerato io mi sia per nomo che abbia punto di rossore, il quale tratti col mondo letterato con quella buona fede alla quale è precisamente obbligato colui che ragiona e scrive senza addurre luoghi, testimonj ed autorità; e così cotesto vostro dubbio potea riposare sul credito che intorno a ciò era vostra gentilezza di avermi.

ii.
Che la nostra metafisica è compita sopra tutta la sua idea.


Idea compita di metafisica è quella nella quale si stabilisca l’Ente e ’l Vero, e, per dirla in una, il vero Ente; talchè non solo sia il primo, ma l’unico Vero, la meditazion del quale ci scorge all'origine e al criterio delle scienze subalterne; e che questo unico Vero si fermi contro i Dogmatici, se mai in altra cosa il ripongono, e contro gli Scettici che non ammettono Vero alcuno. Vi si tratti dell’idee che empirono tutte le pagine della metafisica platonica, e degli universali, materia perpetua della metafisica aristotelica. E perchè in questa scienza si va investigando la prima causa, vi si fondi, quale la sia: e trattandovisi delle cose eterne ed immutabili, vi tenga il maggior e ’l miglior luogo il ragionamento dell’essenze e della sostanza, e vi si dimostri qual sia quella del corpo; quale quella della mente, e, sopra all'una e all’altra, qual sia la sostanza che tutto sostiene e muove. E perchè questa è la scienza che ripartisce i proprj soggetti o le particolari materie a tutte le altre, da lei si derivino le prime definizioni nelle matematiche, i principj nella fisica; le proprie facoltà, per usar bene la ragione, nella logica; l’ultimo fine de’ beni per unirvisi, nella morale. Queste sono tutte le linee che abbozzano il disegno di una intera metafisica, nella quale, come per buona proporzion del disegno, richiedesi che, scrivendosi da cittadino di repubblica cristiana, le materie si trattino acconciamente alla cristiana religione.

Le origini delle voci volgari latine mi han messo avanti questo disegno, sopra il quale ho così meditato:

Primieramente stabilisco un vero che si converta col fatto, e così intendo il buono delle scuole che convertono con l’ente: e quindi raccolgo in Dio esser l’unico Vero, perchè in lui contiensi tutto il Fatto; e per questo istesso Iddio è il vero