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I MASCHERONI.

Recitati nell’Accademia degli Affidati, li 25 gennajo 1788.


Io mi consolo meco stesso, valorosi Accademici, che la noja di questa mia recita vi debba essere tanto breve, quanto lo è il giro di diciannove stanze e nulla più. Esse furono scritte sui mascheroni in una certa occasione favorevole a tal argomento. Come? mi dirà alcuno; e questa è tutta la tua lezione? e si per poco hai tu incomodato i rispettabilissimi tuoi colleghi che si sono oggi per ascoltarti adunati, tacendoti pur grazia della rancidezza della tua composizione! lo mi arrossisco in faccia di chi oggi onora me e gli antenati miei. Mi confonde il sovvenirvi di quel gentile invito, che m’ha tratto in questa colpa. L’autorità di chi me lo ha replicato, mi ha fatto temere che non commettessi maggior colpa in resistere. Spero tuttavia che alcuni di questi valentissimi poeti, aggiungendo belle produzioni, delle quali ci ha sempre tra voi una copia doviziosa, vengano ad occupare il vacuo che resterà dopo la mia recita, anzi pur quello della mia recita stessa. Certa cosa è che le mie stanze non sono mai state più di diciannove. Assolvetemi di si piccol delitto. Accademici umanissimi; il qual delitto io già rendo, non saprei ben dire se maggiore o minore, troncando qui anche la mia Prefazione, che in lunghezza cominciava ad essere sproporzionata al Poema.


Ottave.


Canto dei mascheron l’origin bella
(Lungi, volgo profan, che sempre ridi),
E l’antica lor gloria, e la novella;
4Se vi sarà chi del mio dir si fidi.
Monna Talia, di Febo alma sorella,
Il tuo favor questi miei versi guidi.
Dammi i pensier dammi lo stil sublime,
8E sul rimario trovami le rime.
Tu l’Elicona in maschera passeggi,
La Commedia ordinando in festa e in riso.
Il soverchio splendor così correggi,
12Ovver qualch’altra cosa del tuo viso.
T’hanno offerto le Grazie un de’ lor seggi,
Nè ti han le Muse mai da lor diviso:
Tanto piace la maschera, che cavi
16Sol quando in Ippocrene il viso lavi.
A qualche sollazzevol mascherata
Io potrei farvi, o miei Signori, invito;
Dove ognun tien allegra la brigata,