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altre poesie 77
Fortunate deposi; or tu congiungi,

Vittorïosa dell’acerba guerra,
L’edifizio del Cielo e della Terra.
Prostrato al suol t’adoro...
Angelo.                              È giunto il lume
Ad illustrar Gerusalemme omai.
Allo splendor di lei,
Cammineran le genti, e i Re verranno
Dall’ultimo Orïente,
E dalle piagge ove s’asconde il Sole,
E i tributi con laude a lei daranno.
Dio stara in lei, come in suo iroprio albergo;
Dilettato di lei come del Cielo;
Poichè così gli piace
Gerusalemme, vision di pace.
Ma del cielo questa fia
Solo porta, e solo via:
Sta invisibil su le stelle
Della gloria la città.
Giovanni.                    O beata!
Angelo.                              Innanzi a quella
Ombra lieve è quella appena.
Se si bella è la terrena,

La celeste qual sarà?