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ADAMO


SCACCIATO DAL PARADISO TERRESTRE.


Adamo, e che facesti?
Posto in giardino di diletti pieno,
Perchè non il minor fosse tra questi,
Coltivare il terreno;
5Hai resa a’ figli tuoi l’opra si dura!
Disporre solo ed ordinare i frutti,
Che spontanei dal suol eran produtti,
Era tua dolce cura:
Or chi nacque da te, tra dure ambasce,
10Del suo sudor si pasce.
La terra sì feconda,
Or par che all’uom risponda,
Che nutrir si vergogna ingrati figli,
Onde n’è d’uopo a forza di ferite
15Il cibo da lei trar che ci contende,
Per sostentar le frali inferme vite.
E se tu ne succhiavi il latte puro,
Nell’aurea età verace,
Che fu per te si breve;
20Or che fatta matrigna è lor gran madre,
Dappoichè tu ne fosti un crudel padre.
Oh vergogna dell’uom se ben si mira!
E noi, oh disonore aggiunto al danno!
Ne traggiamo, a saziar l’alma che langue.
25Nè più latte, ma sangue.