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altre poesie 35

all’onoratissima dama

la signora

CONTESSA PAOLINA SECCO SUARDO GRISMONDI

tra gli arcadi «lesbia cidonia


Perchè con carme lusinghier t’invita
Nobil cigno del Tebro ai sette colli,
Spargerai tu d’obblio l’aurea promessa,
Onde allegrossi la minor Pavia?
5È ver che in basse rive, e senza il fasto
De’ trionfi del mondo, e sol contento
Del Longobardo onor, scorre il Tesino.
Per le sue verdi, o Lesbia, amene rive
Non piacquero quant’altra al tuo Petrarca?
10Qui l’accogliea gentil l’alto Visconte
Nel torrito palagio; e qui vedrai
Dolce memoria d’un suo caro pegno
Presso un almo signor, che te desia.
Troppo altra volta rapida seguendo
15Il tuo gran cor, che l’opere dell’arti
A contemplar ne la città di Giano,
E a Firenze bellissima ti trasse.
Di leggier orma questo suol segnasti.
Pur fra queste cadenti antiche torri,
20Guidate, il sai, da la cesarea mano
L’attiche discipline, e di molt’oro
Sparse, ed altere per famosi nomi
Parlano un suon, che attenta Europa ascolta.
Quanto ne l’alpe e ne le scabre rupi
25Natura metallifera nasconde,
Quanto respira in aria e quanto in terra,
Ti fia schierato all’occhio. I muti pesci,
Il coccodrillo orribile e le serpi,
Che accese solcan l’arenoso lido
30D’Africa, e gli amorosi augei dipinti,
Sotto altro cielo ed altro sol volanti,
Cura del tuo Buffon. In questa parte.
Esangue i nervi e l’ossa, se tu puoi
Sostener ferma la sparuta scena,
35Numera Anatomia: nude le fibre.
Appajon là del moto, e qui de’ sensi
Pronte ministre, e in lungo giro erranti,
Le delicate origin de la vita.
Serpeggia per le vene il falso sangue.