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mi pento per i dolori che ti ho recati e le lacrime che ti feci versare. Ma non fu mia colpa: era destino.
Maria sentiva la sua mente trascinata in un turbinîo di pensieri tristi, lugubri.
Però l’altera creatura si riscosse quasi subito e mettendo sulla guancia della popolana un bacio rovente.
— Io non voglio che te, madre mia — replicò — oh! chiamami sempre col dolce nome di figlia.
Annetta sentì passarsi nel cuore un’ondata di gioia e mentre ricambiava con trasporto i baci di Maria, due grosse lacrime le caddero dagli occhi su quella fronte, che il dolore, la sventura avevano purificata!