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TERZO. 30

te ne venirà sempre un rotto; el qual rotto servarò da banda, et dapò segnarò il loco nel qual sarò stato, et dapoi me tirarò alquanto rettamente in drio, over che andarò alquanto piu inanti del detto luoco, (come fu fatto nell’altra sopradetta operatione) et un’altra volta in la seconda statione cercarò di novo di veder la detta sommità, over vertice .a. per li detti forammi del detto istromento, et dapoi guardare diligentemente sopra quanti ponti della detta ombra retta caderà il detto perpendicolo, li quali ponti di novo li partirò per .12. del qual partimento necessariamente me ne venirà un rotto, et questo tal rotto lo cavarò da quell’altro primo che fu servato da banda (essendo però menar di quello,) overamente cavarò quel primo da questo secondo, essendo maggiore, et questo restante servarò da banda, dapoi misurarò il spacio, che è fra la prima, et seconda statione, con che misura me parerà, et il numero di queste tal misure partirò per quel mio restante (servato da banda) et a quello avenimento gli aggiongo la perpendicolare, che sarà dal centro del mio istromento à terra (cioè da quel ponto dove sta attacato il perpendicolo) et tal summa conchiuderò che sia l’altezza della detta cosa apparente. Essempigratia, se nella prima positione, over statione, il perpendicolo, over piombino mi cascasse sopra lo terzo ponto della ombra retta, io parteria li detti .3. ponti per .12. (lato del quadro) et me ne veneria . et questo . servaria da banda, et dapoi segnarò il luoco dove son stato, cioè farò un segno nel detto piano rettamente sotto dove cade il piombino del istromento. Dapoi me tiraria alquanto in drio, et un’altra volta in questo secondo luoco cercaria la detta sumità, over vertice .a. per lo trasguardo del detto istromento et dapoi guardarla sopra a quanti ponti della detta ombra retta caderia el detto mio piombino, et se per caso quel cascasse sopra il 4. ponto, io partiria il detto 4. per 12. et me ne veneria . et cosi di questo . ne cavaria quel che da prima fu salvato, et me ne restaria . Dapoi misuraria diligentemente il spacio che sarà frà la prima et seconda statione, cioè da quel ponto signato nel piano nel luoco dove risguardava il ponto piombino nella prima operatione, a quello dove che risguardarà nella seconda, qual spacio pongo per essempio che fusse passa .8. io partiria questi passa .8. per quel . et me ne veneria .96. et à questo .96. gli aggiongerò quanto sarà dal pironcino del detto mio istromento per fin in terra, qual pongo che ve sia .1. passo g iongeria alli detti passa .96. quel passo .1. et farà .97. passa. et passa 97. conchiuderia che fusse la detta altezza a b. Et la verità di questa tal propositione se dimostra per li medesimi modi, e vie che fu fatto della prima parte, cioè per la similitudine di triangoli, et delli suoi lati proportionali.

In queste sorte de comensurationi dove bisogna operare con due positioni, over in dui colpi, egliè necessario a esser molto diligente in questo, che quella cosa dove sarà consigliato il nostro istromento girabile stia talmente perpendicolare nel secondo luoco come che staseva precisamente nel primo, perche non stasendo cosi precise non poco errore causarebbe, et questo si può conoscere con el piombino medesimo del nostro istromento, over con un’altro assettato in quella tal cosa

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