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PRIMO. |
Propositione. II.
Ia la detta squara .a. Dico che mi voglio certificare s’ella è giusta, et se li angoli designati secondo l’ordine di quella sono perfettamente retti, faccio in questo modo, desegno l’angolo .b c d. secondo l’ordine della dettia squara, poi
piglio un compasso, et faccio centro il ponto .c. et sopra quello descrivo il cerchio .e f g. maggior che sia possibile pur che non transisca fuora delle due linee c b. et .c d ma che seghi cadauna di quelle in li dui ponti .e f. fatto questo, piglio il mio compasso, et con diligentia guardo se l’arco .f e. è precisamente il quarto della circonferentia di tutto il detto cerchio, laqual cosa essendo cosi, diro che il detto angolo .c. è perfettamente retto (per la .2. propositione del .2.) e consequentemente la squara .a. esser giusta (per la ottava comuna sententia del primo di Euclide) ma se il detto arco .f e. sara, over meno della quarta parte della circonferentia del detto cerchio, diro che il detto angolo .c. in conto alcuno non è retto è consequentemente la detta squara .a. non esser giusta.
Propositione. III.
F |