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introduzione | XXVII |
titolo: Vetera paralipomena Mss. Codicum Capituli Veronensis a Joh. Jacobo De Dionisiis Veronensi Canonico in unum collecta 1758. Ad essi si riferiscono le parole di Scipione Maffei: carte lacere di antico majuscolo... pare fossero di un’opera di antico Giureconsulto. V. il Vol. I. di questa Bibl. Giurid. pag. 53.
Ci sembrò che tali Frammenti, connettendosi colla scoperta delle Istituzioni di Gajus, potessero a vere qui la loro sede, e fra le edizioni pubblicate in Germania, la migliore essendo certamente quella data dai Professori della Università di Bonna nella loro Collezione Corpus Juris Romani Antejustinianei Bonna apud A. Marcum 1841 Fasciculus I, l’abbiamo seguita fedelmente.
Göschen, Hollweg, Savigny, ed altri ancora studiarono accuratamente sull’antico manoscritto o sul facsimile, e restituirono alcune parti poco o nulla leggibili; molti delli supplimenti da loro proposti furono accettati dal Professore Böcking, notati in corsivo, e qui riprodotti. Le lacune poi sono indicate con asterischi o con linee a seconda della loro estensione, come fecimo nel testo del Gajus.
Oltrecchè li due fogli del manoscritto appariscono assai disgiunti l’uno dall’altro quanto alla materia discorsiva, locchè accerta che vi fossero fra mezzo altri fogli ora perduti; manca eziandio buona parte dell’ultima colonna del secondo foglio, che si arresta a metà pronome.
Nondimeno tali quali vengono esibiti questi brani di Giurisprudenza Fiscale d’incerto Autore, devono ritenersi oramai ridotti al loro migliore stato possibile.