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introduzione | XXIII |
seguiti ora in Germania nella trattazione del Diritto classico, quello di Mühlenbruch Doctrina Pandectarum. 3 Vol. Halae 4 ed. 1855, e l’altro di Savigny Sistema del Diritto Romano moderno, Berlino 1840, 1841.
Mühlenbruch colloca nella Parte Generale le se guenti materie: leggi, diritti considerati subbiettiva mente, modi di acquistarli, di conservarli, e di perderli, delle azioni, dell’eccezioni, delle prove, della cosa giudicata, del concorso dei creditori, dell’azione Pauliana etc.
Savigny nella Parte Generale discorre ampiamente dei rapporti di Diritto, del modo con cui nascono, e si estinguono, e delle persone alle quali competono. Nella Parte Speciale pone 1. il diritto delle cose. 2. il diritto delle obbligazioni. 3. il diritto della famiglia. 4. il diritto di Successione. V. il Discorso sulla vita scientifica e sulle Opere di F. C. De Savigny Pag. 57 e successive Vol. I di questa Biblioteca Giuridica1
- ↑ Ecco in quale modo Savigny ragiona intorno alla classificazione di Gajus, nell’Opera: Sistema del Diritto Romano moderno Cap. I del Libro II. «Se esaminiamo il merito intrinseco della classificazione di Gajus la troviamo nel suo aspetto generale conforme alla realtà, ma poco soddisfacente nelle applicazioni di dettaglio, giacchè concede a parecchie istituzioni importanti un posto secondario; così il matrimonio non figura che come l’origine della patria potestà, e nondimeno il matrimonio merita di essere considerato in sè stesso; il diritto di successione viene esposto quale mezzo d’acquisto della proprietà, mentre il diritto di successione può benissimo applicarsi anche dove non siavi proprietà da trasmettere. Questi difetti dipendono dall’abuso della forma logica delle divisiones, abuso che condusse Gajus