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XII | introduzione |
inaspettata scoperta li punti ancora dubbj o quasi indiscernibili. —
Se consideriamo quanta fosse stata la celebrità delle Istituzioni di Gajus nell’epoca stessa in cui il diritto era giunto alla massima perfezione; se consideriamo che finalmente il diritto classico andava ad essere ai giorni nostri disvelato nella sua purezza e senza le alterazioni recatevi dai barbari compilatori e dai bizantini; se consideriamo che tante opere di faticosa erudizione anche moderne si sarebbero vedute crollare dalle fondamenta dietro forse una sola parola di Gajus, e così non poche false teoriche contraditorie involute od oscure per insufficienza di dati; e che più coerenti dottrine avrebbero potuto risplendere agl’ingegni cupidi del retto e del vero; se consideriamo la luce ch’era d’attendersi da una tale pubblicazione eziandio riguardo ai costumi ed alla società di quei tempi, e l’interesse massimo di conoscere a fondo le alterazioni nelle singole materie subite dal diritto fino alla compilazione Giustinianea, e in quali modi ciascuna istituzione si fosse cangiata o modificata a seconda dei movimenti sociali, e delle circostanze, se teniamo conto di tutto ciò, non faremo le meraviglie della febbrile impazienza e del permanente ardore pel capo lavoro Gajano presso una nazione come la Germanica, ove questi nobili studj sono grandemente coltivati ed onorati, e costituiscono per la medesima un titolo ben giusto all’ammirazione del mondo.
Proseguiamo nella intrapresa narrazione. Un giovane studente di Diritto, divenuto poi celebre, Hollveg, volle associarsi spontaneo nella laboriosa missione, e