Esser dovessi pur dalla nemica
Lingua degli astri amaramente punta,
78Non starò per temenza, ch’i’ non dica:
Tanto non m’allegrò l’essere assunta
Alla volta del ciel, quanto m’increbbe
81Dal capo di colei starmi disgiunta,
La qual nel tempo, che laggiù s’accrebbe
Verginella con me, tanti mi diede
84Soavi odor quantunque altra non ebbe.
O voi, che al dì delle giogali tede
Siete venute, innamorate spose,
87Con saldo petto alla giurata fede,
Il casto vel delle secrete cose
Non rimovete pria, che porte m’abbia
90Vostra pudica man mirre odorose;
(Di colei, ch’ebbe le spergiure labbia
Contaminate d’inconcesso amore,
93I mal proferti don beva la sabbia,
Rifiuto i don di temerato core)
Se Concordia con voi sempre soggiorni,
96E con voi vegna eternamente Amore.